«Cominciai a scrivere a mia moglie dopo che aveva del tutto smesso di amarmi». Così si apre questo romanzo, in cui Milo, sposato con Nadia da quindici anni, si è accorto che lei non lo desidera più: non lo guarda, non lo ascolta, non condivide quasi nulla di sé. Sembra essersi spenta. Come a volte capita nelle coppie, resta con lui per inerzia, per dipendenza, o per paura. Quanti si arrendono all'idea che il matrimonio non possa diventare che questo? Milo no, non si arrende. Continua ad amare perdutamente sua moglie, e non sopporta di non ritrovare più nei suoi occhi la ragazza che aveva conosciuto. Vorrebbe che fosse ancora innamorata, curiosa, vitale, semplicemente perché lei se lo merita. Ecco perché un giorno le scrive fingendosi un altro. Inaspettatamente, lei gli risponde, dando inizio a una corrispondenza segreta. In quelle lettere entrambi si rivelano come mai prima. Pian piano Milo vede Nadia riaccendersi, ed è felice, ma anche geloso. Capisce di essere in trappola. Come può salvarsi, se si è trasformato nel suo stesso avversario?
Autore
Bussola Matteo
Titolo originale
L' invenzione di noi due
Traduttore
-
Editore
Einaudi
Collana
Super ET
Anno edizione
2022
In commercio dal
Formato
Libro in brossura
Pagine
216
Dimensioni
-
Codice EAN
9788806253035
L' invenzione di noi due
Bussola Matteo - Autore
L' invenzione di noi due
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si tratta senza alcun dubbio di un libro ben scritto, stile di scrittura leggero e abbastanza scorrevole che ti permette di leggerlo in pochi giorni, ma ... non sono riuscita a provare empatia per i personaggi, che a mio avviso risultano piatti. nonostante l'inizio, dove viene raccontato l'incontro tra i protagonisti, sia interessante così come lo scambio epistolare tra i due, c'e qualcosa di contorno che stona con tutto il resto. sono del parere che all'interno di una relazione il dialogo svolta un ruolo fondamentale ed in questo libro si nota come appunto l'assenza di esso porta ad una fine non proprio felice. nonostante alcune scelte, a mio avviso un pò scontate, resto del parere che sia stata una lettura piacevole che mi ha saputo tener compagnia , perciò tuttavia non mi sento di bocciarla del tutto.
La poesia a volte assume la forma di prosa. Un romanzo che racconta di una quotidiana crisi coniugale, con semplicità, con poche e misurate parole, ma con quelle giuste, toccando le giuste corde. A volte per ritrovarsi, bisogna perdersi, e per guardare le cose da altre prospettive, le maschere sono uno strumento fondamentale.